La Direttiva UE 2023: il futuro green nei piani dell’Europa.
Il 2023 si apre con il rinnovato proposito dell’UE di favorire la transizione ecologica con misure volte a ridurre l’impatto ambientale in Europa.
L’UE promuove il pacchetto di riforme “Fit to 55” che fa riferimento all’obiettivo di ridurre le emissioni UE del 55% (rispetto al 1990) entro il 2030.
Nello specifico, è in discussione una direttiva Epbd (Energy performance of buildings directive) volta ad aumentare l’efficienza energetica degli edifici.
1. La situazione italiana: l'APE.
Introdotta per rendere trasparente il mercato immobiliare e per favorire il miglioramento degli impianti energetici, la certificazione energetica degli edifici è un sistema europeo di classificazione del rendimento energetico degli immobili. I singoli Stati Nazionali hanno poi disposto le norme di legge per attuare questo obiettivo.
In Italia è attualmente in vigore l’Attestato di Prestazione Energetica (APE).
Il documento certifica le prestazione energetica dell’edificio o dell’unità immobiliare ed una serie di informazioni molto utili come le emissioni di CO2, le caratteristiche termo-igrometriche, ma anche indicazioni per migliorare le prestazioni dell’immobile.
Con L’APE è possibile stabilire una classe energetica su una scala di valori che va da A4 (migliore classe energetica) a G (punteggio minimo).
2. Obiettivi 2030/2033
In via generale l’obiettivo dell’Unione Europea è di portare almeno alla classe energetica D tutti gli immobili entro il 2033, a alla classe E entro il 2030. La direttiva avrebbe un impatto notevole in Italia, considerato che il paese è caratterizzato da un importante patrimonio immobiliare storico e di conseguenza a grande consumo energetico.
3. Il Superbonus
I bonus stanziati dal governo italiano, come il Superbonus, (dal 2023 passato dal 110% al 90%) prevedono già appunto come condizione essenziale per accedere ai vantaggi, il miglioramento per l’edificio di almeno due classi energetiche.
4. Le Quattro mosse
Sostanzialmente, in previsione di un miglioramento generale della classe energetica del nostro immobile, è possibile seguire le indicazioni che riguardano l’accesso al Superbonus che prevedeva i lavori almeno minimi per il miglioramento energetico degli immobili.
I lavori principali, detti trainanti, sono:
- Realizzare cappotto termico dell’involucro.
- La sostituzione della centrale termica.
A questi, solitamente si abbinano le opere cosiddette “trainate”:
- La sostituzione degli infissi.
- L’installazione di pannelli fotovoltaici.
In totale questi quattro interventi permettono di migliorare nettamente le prestazioni energetiche dell’immobile e costituiscono un investimento attivo volto a garantire consumi energetici minori che si riflettono non solo nella salvaguardia dell’ecosistema, ma anche in un notevole risparmio economico.
5. Quanto costa?
Quanto costa procedere con i lavori di efficientamento energetico?
Rispondere a questa domanda è difficile. Infatti i costi dipendono da diversi elementi, primo fra tutti la zona climatica dei lavori. Infatti realizzare l’isolamento termico dell’edificio in una zona fredda richiederà un diverso spessore ed un diverso quantitativo di materiali rispetto ad un edificio collocato in una zona temperata.
Allo stesso modo, la dimensione dell’abitazione e la potenza richiesta alla caldaia, condizionano la potenza dell’apparecchio e di conseguenza il costo dell’intervento. Gli infissi anche dipendono dalla dimensione delle superfici vetrati e dalla metratura dell’immobile. Per il fotovoltaico, il prezzo agevolato per/kW (per un massimo di 20) è di circa 2.400 euro. Senza le agevolazioni previste dal Superbonus, nel mercato libero, il prezzo è più alto.
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