Le principali agevolazioni sul fotovoltaico per le aziende nel 2023

Nonostante la complessità del sistema di incentivi legati alle risorse rinnovabili, cerchiamo di fare luce sulle agevolazioni ancora attive nel 2023.

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Pubblicato: 21/03/2023
Sommario
  1. Credito d’imposta
  2. Reverse Charge
  3. Nuova Sabatini
  4. Decreto FER1
  5. Comunità energetiche

Il futuro del fotovoltaico aziendale

L’investimento in tecnologie ecosostenibili è un fattore primario per il business ed un vantaggio competitivo nel medio lungo termine per le aziende che devono sostenere importanti costi legati alle risorse energetiche.

Scegliere il fotovoltaico può significare per un’azienda un risparmio significativo sulla bolletta: con la giusta superficie ed un piano efficace, il progetto di fotovoltaico può arrivare a coprire fino al 60% del fabbisogno energetico annuale.

Ecco quali sono i principali incentivi dedicati alle aziende e valide nel 2023:

A. Credito di imposta al 6%

La Legge di Bilancio per il 2022 aveva precedentemente ridotto la detrazione fiscale dal 10% al 6%. Il plafond rimane comunque invariato a 2 milioni di euro. Ciò significa che se vuoi installare un impianto fotovoltaico per la tua azienda, potrai beneficiare di questo incentivo se il costo del progetto è inferiore a 2 milioni di euro. Il credito d'imposta ottenuto è valido fino al 31 dicembre 2022, ma se hai versato un acconto del 20% per la realizzazione dell'impianto entro la fine del 2022, puoi usufruire dell'incentivo fino al 30 giugno 2023.

Le imprese possono beneficiare di questo incentivo, ma le modalità di incasso varieranno in base al fatturato. In particolare: le aziende con fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro hanno diritto ad un unico compenso annuo, mentre quelle con fatturato superiore a 5 milioni di euro riceveranno un compenso suddiviso in tre rate annuali di pari importo a partire dall'anno di messa in servizio dell'impianto solare.

B. Reverse Charge

Resta invariata anche per il 2022 la legge sul Reverse Charge, introdotta per contrastare l'evasione dell'IVA. Questo sistema fiscale consente alle aziende che acquistano un impianto solare di essere esentate dal pagamento dell'IVA fin da subito. Le imprese possono usufruire di tempi e modalità più flessibili per effettuare il versamento dell'IVA allo Stato.

C. Nuova Sabatini

Il provvedimento denominato "Nuova Sabatini" mira ad aumentare l'accesso al credito per le piccole e medie imprese. Tale credito è da utilizzare per l'acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature ed è confermato fino al 31 dicembre 2021.

Con la nuova legge di bilancio questo incentivo resta valido anche nel 2022. La stessa legge ha introdotto anche una semplificazione, il finanziamento per le PMI sarà sempre suddiviso in sei tranche, ma la possibilità di pagare l'intera somma dei prestiti è estesa a, se necessario. importi compresi tra 20.000 e 4 milioni di euro. In ogni caso il prestito non avrà una durata superiore a 5 anni. Questa agevolazione è disponibile praticamente per tutti i settori produttivi, comprese l'agricoltura e la pesca, ad eccezione delle attività finanziarie e assicurative o delle attività legate all'esportazione.

D. Decreto FER1

Il decreto FER1 è un'agevolazione fiscale per le aziende che vogliono installare impianti solari di potenza compresa tra 20 kW e 1 MW. Per poterlo utilizzare è necessario iscrivere la propria azienda in un apposito registro. Il decreto FER1 si rivolge anche alle aziende che vogliono sostituire le coperture dei propri edifici in amianto o amianto con pannelli solari, con l'obiettivo di produrre energia pulita.

Al momento il decreto FER1 è scaduto, ma potrebbe essere rinnovato.

E. Agevolazioni per le comunità energetiche

Tali agevolazioni, cumulabili con quelle per l'installazione di impianti solari, prevedono prezzi ridotti per i consumi energetici (12 c€/kWh). Queste tariffe, unite all'energia autoprodotta dagli stabilimenti dell'azienda, generano ulteriori risparmi. Inoltre, l'energia non consumata dalla collettività viene reimmessa in rete e pagata al produttore ad un prezzo unitario fisso, analogo a quello riconosciuto dal RID.

In sintesi, è possibile ottenere un guadagno di circa 17 c€/kWh sull'energia prodotta e consumata nella società, un valore assai vantaggioso.

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