Decreto Aiuti Quarter: Superbonus 2023. Cosa Cambia?
Un nuovo pacchetto di sconti è stato varato dal Governo per favorire la transizione ecologica delle risorse energetiche e per aiutare le famiglie e le imprese a compiere questo passaggio. Nell’articolo sono illustrate le principali novità.
Varato il 10 Novembre 2022, il Decreto Legge Aiuti Quarter con il titolo “Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica”, prevede lo stanziamento di 9,1 miliardi per cittadini ed imprese.
Per i lavori di efficientemente energetico previsti nel 2023 e per i quali i lavori avranno avuto inizio il 1 Gennaio del 2023 non sarà più possibile accedere al Superbonus 110%, ma ad un nuovo pacchetto di sconti.
Il cambiamento non riguarda i lavori che sono già in corso, per chi ha prodotto la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) e per i lavori degli edifici inagibili dei comuni colpiti dai terremoti.
Sono tre le novità più importanti:
1. Superbonus 90% per i condomini
Il Superbonus destinato ai condomini, dal 1 Gennaio 2023, scende dal 110% al 90% ed è valido per tutto l’anno. Questo cambiamento riguarda chi non ha presentato la CILA nei tempi previsti nel 2022.
Per mantenere il bonus al 110%, devono essere validi due criteri:
- La Cilas (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata Semplificata, il lasciapassare per l’inizio dei lavori) deve essere inviata entro il 25 Novembre.
- Prima della data di entrata in vigore del nuovo decreto Aiuti, i condòmini devono avere dato approvazione all’inizio dei lavori.
2. Superbonus 110% per le ville
Il Superbonus 110% resta ancora valido per una particolare categoria di immobili, infatti usufruiscono del bonus originario, fino a Marzo 2023, le ville con lavori in corso, dei quali il 30% sia stato sostenuto nell’anno precedente. Il documento che certifica lo Stato di Avanzamento dei Lavori è il SAL e deve essere stato presentato entro il 30 Settembre 2022 affinchè questa specifica eccezione sia valida.
3. Superbonus 90% per le case indipendenti
Per le case indipendenti, l’aliquota resta al 90% anche per lavori iniziati nel 2023, se si tratta di una prima casa non di lusso, di proprietà di un contribuente con reddito inferiore 15.000 Euro. Questo valore è aggiustato per il numero di componenti del nucleo familiare.
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